La Controra

Anno: 2018
Luogo: Corato (Ba)
Committente: Festival Verso Sud 2018
Incarico: Progettazione e realizzazione
Categoria: Paesaggi
Team: LSB Architetti Associati e M12 Architettura Design
con Falegnameria Tarricone,
Real Security, arch. Raffaella Strippoli,
designer Roberto Strippoli
“Qua da noi, così si usa: dopo mangiato, tutti a coricare. Quand’è la Controra, si buttano
tutti nelle braccia di Morfeo che in questo paese dovrebbe essere fatto Santo Patrono e
portato in processione al posto di Sant’Antonio…
Io non dormo, e chi ci riesce…Nella testa mia continuano a girare domande senza risposta.
Quest’ora è sacra…”
dal film “I BASILISCHI” di Lina Wertmuller 1963.

La Controra è quel momento di sospensione che pone l’accento sulle ore più calde della giornata,
quel coriandolo nel vento mentre il cucchiaino solca la tazzina del caffè più nero.
Le nuvole che attraversano il cielo, uniche testimoni dello scorrere lieve del tempo assieme alle
parole che accompagnano i nostri ragionamenti più semplici mentre, unico momento del giorno, ci
prendiamo cura di noi stessi.
L’installazione vuole esser questo, un piccolo accento nel borgo antico, sotto il quale trovar ristoro,
sotto cui parlare sottovoce di poesia e di bellezza.
L’intervento ha carattere temporaneo e verrà montato e smontato in occasione della durata del
festival Verso Sud 2018.
Al larghetto Mastrosanto si accede attraverso tre ingressi dalle vie attigue e da un sottoportico. La
sua fruizione è squisitamente pedonale. Lo stato dei luoghi del patrimonio edificato storico (si tratta
di edifici in stato di totale o parziale abbandono, con facciate particolarmente bisognose di
manutenzione) rappresenta una porzione di città che necessita particolare Cura.
La struttura viene impiegata durante i momenti della “Controra” del festival Verso Sud: si tratta di
un istallazione che consente la efficace ombreggiatura dello spazio urbano del larghetto
Mastrosanto per creare un comfort climatico idoneo ed adeguato alla funzione immaginata dagli
organizzatori, ovvero la organizzazione di momenti relazionali atti al dialogo al confronto e alla
socializzazione delle persone invitate a prendere parte al festival.
L’allestimento dell’installazione temporanea è costituito da una rappresentazione effimera in
legno, funi e teli ombreggianti, sotto la quale posizionare sedute informali costituite da sacchi in
juta pretrattati e utilizzando le piccole gradonate presenti nella piazza. Al centro della piazza si
fronteggiano due ottagoni a quote differenti: uno in alto, sospeso dalle funi, uno in basso sotto
forma di tavola “rotonda” attorno al quale intrattenersi e intrattenere gli ospiti, le presentazioni, i
dibattiti. Le proiezioni di luce e ombra dell’installazione giocano un ruolo importante aumentando,
sotto il grande “cono”, la magia del luogo stesso.
Le struttura a fine manifestazione verrà smontata e tutti i materiali verranno riciclati e riutilizzati
per ulteriori usi successivi.