Stazione internazionale di Susa Est
Anno: 2010
Luogo: Susa (To)
Committente: LTF (Lyon-Turin Ferroviaire)
Incarico: Linee guida e carta architettonico-paesaggistica, progettazione territoriale.
Categoria: Architetture
Team: LSB architetti associati, Ar.Thème Associés, B+M, C. Brunet, Studio Progetto Ambiente, Atelier Tra, Seacoop.
La stazione ferroviaria di Susa Est (internazionale) è concepita quale nodo intermodale all’intersezione della ferroviaria esistente Susa-Bussoleno (rete dei trasporti regionale) e le reti ferroviarie internazionali ad alta velocità.
La nuova stazione ferroviaria è̀ servita da un servizio autobus (servizi giornalieri e “treni della neve”).
Il progetto di questa grande stazione, nuova “portacd’ingresso” in Italia dal quadrante nord-occidentale nazionale, riprende i principi architettonici della stazione di St. Jean de Maurienne, anche essa situata all’incrocio di due linee ferroviarie, una esistente e l’altra di nuova realizzazione, che diventa il nuovo sistema intermodale della valle della Maurienne.
La stazione di Susa Est si stende longitudinalmente nella valle, la sua posizione in rapporto alla scala del sito, restituisce un “segno” forte che fa da contrappunto all’edificio degli uffici SITAF.
Si tratta di favorire la riorganizzazione ed il collegamento tra le statali SS24, SS25 e l’autostrada A32, lungo tutto l’asse dell’intervento per migliorare la funzionalità della viabilità del locale tessuto abitato e per la creazione di un nuovo polo intermodale, ivi compresa una ciclo-stazione a servizio del sistema bici-treno in esercizio sulla linea Storica Susa-Torino.
La stazione, sotto lì’aspetto funzionale e architettonico si sviluppa su più livelli e viene concepita per garantire il servizio locale, regionale ed internazionale: per stabilire il ruolo di polo multimodale, le zone limitrofe e le varie strade adiacenti sono concepite in relazione alle funzioni di sviluppo urbano (funzioni commerciali, turistiche, relative a diversi servizi, attrezzature ed attività legate al settore terziario, amministrativo o produttivo-artigianale), ma la vocazione del sito mira alla riqualificazione degli spazi verdi circostanti.
Il nuovo eco-quartiere all’intorno della stazione che sorgerà ai bordi del nuovo edificio viaggiatori costituirà una ‘”area di scambio multiplo”, che deve rispettare la sponda sud del parco fluviale della Dora e trovare una sua identità specifica.
La stazione funziona alla stregua di un “portico” posto sopra i binari della nuova linea, questa é vincolata al tracciato rettilineo della linea ferrovia Susa-Torino e della SS25, la nuova stazione è progettata pertanto come un edificio longitudinale collegata a sud con un piazzale al livello superiore da cui si può raggiungere (da entrambi i lati) l’unica piattaforma della linea ferroviaria storica Susa-Torino. Inoltre è possibile accedere, da ogni lato tramite aree di circolazione verticale, alle piattaforme della linea Torino Lione al piano banchina inferiore, ad Est ed ad Ovest, dai parcheggi (degli autobus e delle automobili).
Le differenti funzioni della stazione si organizzano con i sistemi di controllo (passaporti e dogane) delle zone di accesso internazionale. La sua posizione e l’orientamento deve essere in grado di integrare dispositivi innovativi d’architettura di alta qualità ambientale (utilizzo di sistemi di produzione di energia da fonti alternative, risparmio energetico, controllo del confort degli ambienti e materiali con alte qualità ambientali nonchè prestazionali dei materiali impiegati).